
Milano, blitz in 27 negozi di cannabis light con sequestro di 14 chili di vera marijuana: La Finanza ha scoperto che alcuni prodotti venduti al banco o attraverso i distributori avevano una quantità di THC superiore a quella consentita dalla legge.
Sequestrati in 27 negozi di cannabis light prodotti con un contenuto di sostanza stupefacente superiore a quello consentito dalla legge. Il blitz dei finanzieri del Comando provinciale di Milano su mandato della procura di Milano ha permesso di scoprire che questi prodotti erano venduti sia al banco che attraverso i distributori automatici.
La quantità di tetra-idro-cannabinolo (Thc), che produce effetti psicotropi, ammessa per la cannabis light che può essere venduta in Italia è fissata allo 0,5%, in questi prodotti con nomi spesso accattivanti destinati anche a minorenni era invece superiore.
L’indagine nasce da controlli delle Fiamme Gialle di Melegnano che hanno fatto emergere proprio come alcuni grossisti mettevano in commercio prodotti con un contenuto di sostanza stupefacente maggiore di quello permesso dalla legge. Un primo intervento lo scorso 24 marzo ha portato al sequestro di 9,3 chili di ‘erba’ ripartita in diversi involucri ancora da confezionare e in circa 2.000 bustine, pronte per essere immesse sul mercato; denunciati anche due rappresentanti legali di altrettante società operanti nell’hinterland milanese.
Le sostanze stupefacenti venivano impacchettate, in quantità che oscillava fra 1 e 3 grammi, in appositi involucri con colori sgargianti e nomi come ‘Amnesia Dream’, ‘Gelato’, ‘Caramel Fruit’, ‘Cookie Hash’, e vendute al dettaglio.
L’esame della documentazione amministrativo-contabile acquisita nella fase iniziale dell’inchiesta ha permesso di ricostruire la filiera di vendita e di individuare tutti i partner economici della società fornitrice della droga. Nei negozi perquisiti, che potrebbero aver distribuito anche inconsapevolmente quella droga, sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 4,778 chili di marijuana della stessa tipologia scoperta a marzo. La vendita avveniva al banco, durante gli orari di apertura degli esercizi commerciali, ma anche attraverso distributori automatici forniti dai grossisti.